Gnocchi di semolino al burro e salvia
La versione più conosciuta di questi Gnocchi di semolino al burro e salvia è sono gli gnocchi alla romana, che tutti almeno una volta nella vita avrete preparato. La ricetta si pensa sia da attribuirsi al popolo Laziale, anche se i piemontesi, data la presenza del burro la reclamano come propria, sta di fatto che questo piatto è da tutti adorato, per la sua bontà data dalla presenza del formaggio, che crea una crosticina golosa e dal profumo della salvia con il burro. Come tanti piatti della nostra tradizione Italiana, questi gnocchi, che non hanno la solita forma, hanno come ingrediente fondamentale il semolino e non la patata, inoltre non prevede l’utilizzo di farina e l’imposto viene cotto con il latte.
Una vera delizia da portare in tavola la domenica a pranzo, su un terrazzo riparato dal sole, con una brezza fresca e gustando un vino bianco leggermente aromatico come il Gambellara. Potete aggiungere come guarnizione anche della frutta secca come lamelle di mandorle, noci o pistacchi per dare al piatto una nota leggermente croccante e friggete la salvia per aumentarne il gusto.
Gnocchi di semolino al burro e salvia: ingredienti e procedimento
Per 4/6 persone
difficoltà bassa
tempi di preparazione 15′ + raffreddamento
tempi di cottura 20′
Ingredienti
- 250 grammi di semolino
- 1 litro di latte
- 75 grammi di burro
- 100 grammi di parmigiano
- sale e pepe bianco
- 5/6 foglie di salvia fresca
Preparazione
Portate a bollore il latte, versatevi il semolino a pioggia e mescolate con una frusta per evitare che si formino i grumi;
Salate, pepate e cuocete il tutto a fuoco basso per 10 minuti;
Versate la polentina in un vassoio piano facendone uno strato da circa 2 cm di spessore;
Fate raffreddare e ricavate dei dischi, con l’aiuto del coppa pasta, dal diametro di 4 centimetro;
In un pentolino fate sciogliere il burro con la salvia, sistematene un po’ sul fondo della pirofila e posizionate gli gnocchi leggermente accavallati gli uno su gli altri;
Finite irrorando il tutto con il burro fuso rimasto, la salvia e un’abbondante piaggia di parmigiano;
Passateli in forno a 220C° a gratinare e serviteli caldi.
Buon appetito!
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