Risotto in rosso: un piatto elegante e raffinato
Il risotto in rosso era un piatto che il mio olfatto non sbagliava mai a riconoscere. Quando rientravo a casa, spesso facevo un gioco con mia madre per indovinare cosa avesse preparato di buono per pranzo. Non sempre indovinavo, ma se c’era quel risotto, il suo profumo lo rendeva inconfondibile.
Il profumo inebriava la casa, era un semplice risotto, a cui aggiungeva verdure e carne macinata, pezzetti di formaggio e tanto amore. Oggi ho voluto prepararlo cercando di essere il più fedele possibile alla sua ricetta. Ho utilizzato il riso Roma, ottimo per la sua capacità di assorbire i sughi, e per timballi o sformati.
Il risotto in rosso era uno di quei piatti che riconoscevo immediatamente non appena varcavo la soglia di casa. Il suo profumo intenso riempiva ogni angolo e non c’era possibilità di sbagliarsi: era quel piatto semplice, ma ricco di sapore, che mia madre sapeva preparare alla perfezione. Ogni volta che tornavo a casa dopo una mattinata di scuola o un pomeriggio passato fuori, lei mi aspettava in cucina con un sorriso, pronta a giocare al nostro piccolo rito.
Chiudevo gli occhi e cercavo di indovinare cosa avesse cucinato solo attraverso l’olfatto, ma spesso fallivo. Certe volte preparava stufati, altre volte sughi o zuppe, e la mia mente cercava di mettere insieme gli indizi olfattivi. Tuttavia, quando preparava il risotto in rosso, non c’erano dubbi: quel profumo era unico, inconfondibile.
Il risotto in rosso non era solo un piatto per me, ma un piccolo rito di famiglia che portava con sé ricordi di momenti sereni e rassicuranti. Il profumo di pomodoro fresco, unito al soffritto di cipolla e all’aroma leggermente tostato del riso, si mescolava a quello delle spezie e del brodo che mia madre versava con cura.
Spesso, aggiungeva qualche foglia di basilico fresco o una spolverata di parmigiano, che completava il piatto con un tocco finale perfetto. Ogni forchettata aveva un sapore confortante e pieno, che avvolgeva il palato e, in qualche modo, sembrava raccontare una storia. Era il sapore della mia infanzia, della casa, della sicurezza di avere un pasto caldo preparato con amore.
Quell’aroma avvolgente aveva il potere di farmi sentire a casa, indipendentemente dalla giornata che avevo vissuto fuori. Il risotto in rosso era più di un semplice piatto: era il simbolo di un legame, di un momento che condividevo con mia madre, e che oggi rimane uno dei ricordi più belli della mia vita.
I bambini ne vanno matti come me e questo mi rende felice e orgogliosa della cucina di mia madre, che nella semplicità ci donava esperienza e felicità per la cucina.
Voglio condividere con voi questa ricetta del risotto in rosso, che per me è ricordo bellissimo e spero entri a far parte della vostra cucina come fa parte della mia.
Ricotto in rosso: ingredienti e procedimento
Per 6 persone
difficoltà media
Tempi di preparazione 15′
Tempi di cottura 50′
Ingredienti
- 500 grammi di riso Roma
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 200 grammi di macinato misto
- peperoncino (facoltativo)
- 1 carota
- 50 grammi di caciocavallo ragusano stagionato
- 20 grammi di provolone dolce
- 100 grammi di piselli surgelati
- 1/2 cipolla
- 1 dl di passata di pomodoro
Preparazione
- Mondate e tagliate cipolle e carote;
2. In una pentola capiente, soffriggete un po’ d’olio e la cipolla tagliata a fettine sottili e le carote tagliate a dischetti;
3. Adesso una volta ammorbidita, aggiungete il macinato e fate rosolare;
4. Versate il concentrato di pomodoro, la passata di pomodoro;
5. Sistemate di sale e pepe, se desiderate anche del peperoncino;
6. Fate cuocere per 50 minuti;
7. Adesso aggiungete il riso, aggiungete dell’acqua calda leggermente salata o del brodo vegetale;
8. Infine a cottura quasi ultimata del riso, completate con il caciocavallo tagliato a pezzetti;
Portate in tavola il risotto in rosso, guarnendo con delle fettine di provola dolce;
Buon appetito!
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