Non chiamatela caponata
Qualche giorno fa avevo voglia di una golosa caponata, ma mi mancavano alcuni ingredienti che sono fondamentali per la ricetta originale; ovvero i peperoni e l’aceto per fare l’agrodolce. Non volendo rinunciare alla ricetta, ho deciso di preparare questo piatto e di chiamarlo, in modo che non susciti tra i vari intenditori di questo capo saldo della cucina Sicilia, “Non chiamatela caponata”. La base degli ingredienti e la preparazione è simile a quella della ricetta classica. Bisogna friggere tutti gli ingredienti separatamente e solo a conclusione delle varie cotture, assemblare il tutto. Il mio legante e il tocco di acidità è stato dato dalla salsa di pomodoro che equilibra il tutto. Il tocco finale lo da, come sempre, il basilico che profuma il piatto e dona coloro, perché si mangia sempre prima con gli occhi …
Non chiamatela caponata: ingredienti e procedimento
Per 6 persone
Difficoltà media
Tempi di preparazione 15′
Tempi di cottura 30′
Ingredienti
- 3 melanzane grandi
- 4 zucchine verdi
- 5/6 patate a pasta dura
- 200 ml di passata di pomodoro
- sale q.b.
- 10 foglie di basilico fresco
- olio per friggere
Preparazione
- Pelate e tagliate a pezzi le patate;
2. Lavate, sbucciate parzialmente e tagliate le melanzane;
3. Pelate ed eliminate parzialmente la buccia della zucchina e tagliatela a pezzi;
4. Friggete in olio profondo, vi consiglio la friggitrice per risparmiare tempo ed avere una cottura uniforme delle verdure, prima le melanzane, poi le zucchine e infine le patate;
5. Alla fine sistemate di sale tutti gli ingredienti;
6. Trasferiteli in una pirofila da forno e completate con la salsa di pomodoro;
7. Amalgamate tutti gli ingredienti e infine aggiungete il basilico spezzettato;
8. Infornate per 15/20 minuti, mescolando di tanto in tanto;
Portate in tavola con abbondante pane.
Buon appetito!
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