“Sfinci” dei poveri
Ogni tanto mi piace sfogliare i ricettari della mia mamma, dove sono riportate ricette antiche, come queste “sfinci” dei poveri, considerate tali per l’utilizzo di pochi ingredienti che al tempo erano disponibili nelle case dei contadini.
Nella maggior parte di queste ricette la cottura è sempre o quasi nella frittura, quindi non sono propriamente leggere, ma dato che venivano preparate soprattutto per le feste patronali o per eventi importanti, come sagre e per l’inizio di una stagione in particolare.
In Sicilia ve ne sono tante ogni mese, nel periodo tra ottobre e novembre c’è l’ottobrata dove si elogiano i boschi etnei per i funghi, il miele, le castagne e le mele. A novembre le cantine siciliane aprono le loro porte per far assaggiare i loro vini e il vino nuovo accompagnato dalle caldarrosto ovvero castagne cotte nella brace, e in casa si preparano le “sfinci” impasti di farina, lievito e zucchero per far felici anche i bambini.
La ricetta base vede l’utilizzo anche di uova, buccia di limone, miele, ed è chiamata Sfinci di S. Martino ma per la versione che vi propongo oggi saranno esclusi, infatti è chiamata “sfinci” dei poveri perché vi è l’utilizzo di pochissimi ingredienti. Ha origini molto antiche che risalgono dalla dominazione Araba, vengono chiamate anche zeppole o sfincitelle, un impasto morbido e spugnoso all’interno e croccante all’esterno che viene ricoperto con zucchero semolato o a velo, miele.
“Sfinci” dei poveri: ingredienti e procedimento
Per 15/20 palline
difficoltà media
tempi di preparazione 20′ + 1 ora di lievitazione
tempi di cottura 20′
Ingredienti
- 250 grammi di farina
- 250 grammi di patate lesse e tritate
- 300 grammi di latte
- 8 grammi di lievito
- zucchero a velo
Preparazione
Versate in una planetaria, le patate schiacciate, la farina il lievito e il latte e impastate il tutto;
Fate riposare l’impasto per 1 ora circa;
Quando sarà ben lievitato, versatelo a cucchiaiate in una padella con abbondante olio caldo per friggete;
Cuocetele fino a che non saranno ben dorate da entrambi i lati;
Scolatele in un piatto con carta assorbente e cospargetele ancora calde con zucchero a velo.
Buon appetito!
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