Macco di fave fritto
Un antipasto semplice il Macco di fave fritto che fa parte delle ricette base della cucina siciliana, semplice e di recupero. Il macco è una purea di fave bianche o verdi, o di piselli secchi che una volta ammollati in acqua e stracotti a cui veniva aggiunta della pasta corta come tubetti o lo spaghetto rotto, così da avere un piatto più sostanzioso.
Nel passato, già nell’antica Roma utilizzavano questo legume in versione secca per i riti funebri, si pensava che potessero essere un mezzo per contattare l’aldilà, ma anche con tutto il baccello quando erano piccole, fresche e tenere.
I contadini preparavano questo piatto, che veniva considerato alla stregua della carne, in quanto sostanzioso e ricco e il termine macco deriva dallo schiacciare la fava quando le massaie dopo averla cotta ne creavano una crema e veniva consumata come pasto principale. A Raffadali una cittadina in provincia di Agrigento il macco è considerato uno dei piatti cardine, infatti la città viene sopranominata “città du maccu” ed è un alimento tradizionale che viene consumato nelle occasioni speciali come la festa di San Giuseppe il 19 marzo che nei giorni normali.
Solitamente viene aromatizzato con finocchietto selvatico, peperoncino o viene aggiunta bietola, cicoria e zucchine verdi di tenerume, infine condite con l’olio evo. Una versione che adoriamo in famiglia è il Macco di fave bianche e cicoria, ma da annoverare anche gli spaghetti con fave e pancetta quando è il periodo ovvero in primavera.
Continuate a leggere per avere i passaggi di questa deliziosa ricetta e buona lettura.
Macco di fave fritto: ingredienti e procedimento
Per 6 frittelle
difficoltà bassa
tempi di preparazione 40′
tempi di cottura 45′
Ingredienti
- 250 grammi di fave secche senza buccia
- 2 foglie di alloro
- sale e pepe q.b.
- 1 uovo
- pangrattato q.b.
- profumi a piacere
- olio evo
Preparazione
Lavate le fave e lasciatele in ammollo per 30 minuti, versate il tutto in una pentola e aggiungete le foglie di alloro;
L’acqua deve ricoprire totalmente il legume;
Cuocete a fuoco dolce fino a riduzione dell’acqua, spegnete, togliete le fogli di alloro e con un cucchiaio di legno rimestate fino a ottenere una pure;
salate e pepate;
Trasferite la purea in una teglia e fate riposare in frigo per almeno 2 ore, quando saranno belle sode impanatele in uovo e pangrattato e friggetele da entrambi i lati;
Servitele tiepide con qualche altro fiocco di sale.
Buon appetito!
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