Gricia o Amatriciana bianca
Oggi è un bel giorno per proporvi la mia Gricia o Amatriciana bianca, dopo la Amatriciana rossa ecco un’ altro capo saldo della cucina italiana non solo romana. L’ingrediente fondamentale per questa ricetta antica è il guanciale, un salume composto da grasso pregiato, il lardo e da una carne più dura rispetto alla pancetta.
Come già annoverato in precedenza la base, per le tre ricette dove vi è l’utilizzo del guanciale sono la Gricia, la Carbonara e la Amatriciana, e la goduriosa pasta alla Zozzona.
Quest’ultima credo a mio giudizio sia la perfetta unione tra la carbonara e la amatriciana, un piatto ricco, da mangiare con una certa parsimonia. Questi piatti sono nati per dare forza ed energia alle persone che facevano lavori usuranti, dove si lavorava tante ore e si impiegava molta energia come nei campi.
Nella cucina romana non vi è solo carne, ma anche pesce e legumi e aromi per insaporite e profumare i piatti, tante ricette, piatti tipici che sono conosciuti in tutto il mondo e che tutti copiano con risultati alquanto discutibili.
Ma io per non sbagliare ho seguito i consigli di un grande personaggio che adoro, Luca Pappagallo che con le sue ricette mi ha sempre dato un grande aiuto.
Continuate a leggere e buona lettura!
Gricia o Amatriciana bianca: ingredienti e procedimento
Per 4 persone
Difficoltà bassa
tempi di preparazione 10′
tempi di cottura 10′
Ingredienti
- 350 grammi di tortiglioni
- 200 grammi di guanciale stagionato
- sale q.b.
- 80 grammi di pecorino romano
Preparazione
Pulite il guanciale dalla cotenna e da parte degli aromi, tagliatelo a cubetti e fatelo sgrassare per alcuni minuti;
Nel frattempo portate a bollore dell’acqua leggermente salata e cuocete la pasta;
Togliete il guanciale dal fuoco e appena la pasta sarà quasi a cottura conservate un po’ d’acqua, scolatela e versatela sul guanciale;
Rimettete sul fuoco dolce e amalgamate il tutto aiutandovi con l’acqua di cottura;
Spegnete e cospargete con pecorino e fate saltare la pasta in modo da far legare il formaggio con l’acqua e la pasta;
Portate in tavola e gustate.
Buon appetito
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